
Pacchi d’api: la nuova frontiera
Non tutti sanno di cosa si tratta. Negli Stati Uniti, in Canada e Australia era ed è il metodo di commercio di api più diffuso. Da noi è solo agli inizi.
Da noi non si usava. Poi hanno cominciato gli apicoltori del nord Europa
Si tratta di un metodo di vendita senza telai: solo api con la regina, vendute a peso dentro scatole munite di reti per l’areazione. Fino a qualche tempo fa da noi non si usava, ma da una decina di anni anche gli apicoltori del nord Europa hanno iniziato a richiederli.
I vantaggi rispetto ai tradizionali nuclei sono molti. I pacchi d’api sono adatti per produrre famiglie biologiche, perché si mettono su fogli cerei nuovi esenti da residui. Sono leggeri, facili da trasportate, molto duttili per l’uso, ideali per aiutare famiglie, per rinnovare nuclei di fecondazione, e per fare nuove famiglie. E poi un pacco costa meno di un nucleo.
Io inizio presto, in Sardegna. Poi proseguo sino a giugno.
I luoghi ideali per produrli sono le regioni calde, con inverni miti e primavere anticipate: sud Italia e isole sono perfette. Io mi sono organizzato ormai da qualche anno: nella mia base in Sardegna mi dedico anche a questo
A partire da marzo una buona famiglia, numerosa e in pieno sviluppo, può essere sfruttata per la produzione dei pacchi d’api. Comincio in Sardegna, continuo sino a metà aprile e poi proseguo a Casteggio sino ai primi di luglio.
I primi pacchi servono per rinforzare le famiglie in vista della fioritura dell’acacia. Dopo per fare nuove famiglie per i raccolti tardivi: qui da noi il castagno, in Francia la lavanda, in nord Europa le melate. Molti apicoltori mi chiedono gli ultimi pacchi a giugno e luglio per fare nuove famiglie esenti da varroa, a un costo molto basso perché gli ultimi sono i meno cari. Infatti, come per i nuclei, anche per i pacchi applico un prezzo variabile in relazione al periodo di acquisto: più alto all’inizio e poi a scendere durante la stagione.
A luglio pacchi d’api speciali: tutti varroa-free
Gli ultimi pacchi d’api, che produco sino a luglio, sono l’ideale per formare famiglie per l’invernamento senza rischio di varroa e senza necessità di trattamenti. Perché le malattie della api, noi apicoltori lo sappiamo bene, sono sulla covata. Ma nei pacchi d’api la covata non c’è e quindi non ci sono malattie ed essendo api nude sono facilissime da trattare per la varroa appena inanrniate.