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Nascono api, al sole di Sardegna

Quest’anno sono partito per la Sardegna prima del solito. A cavallo fra Natale e Capodanno abbiamo caricato due TIR e in due viaggi abbiamo trasportato 200 famiglie e 600 nuclei.

Prima del solito, già a Villaputzu.

Villaputzu è ormai la mia base di lavoro per iniziare l’anno, e questa volta ho deciso di partire prima. Il tempo mi ha dato ragione: dopo qualche pioggia e un po’ di vento all’inizio del mese, dalla metà di gennaio il tempo è splendido. Per le api, che possono volare sulle prime fioriture favorite dalle temperature miti. E per me, che nei pochi momenti liberi mi godo questo fantastico sole.

Tempo buono e mandorli in fiore.

E’ uno spettacolo vedere come qui riprende la vita negli alveari. Con mandorli, acetosella e rampicanti selvatici in fiore le bottinatrici escono e lavorano a pieno ritmo. Mentre negli alveari le regine depongono e così nascono le prime api di Sardegna. E’ ormai il quarto anno che comincio la stagione qui. E’ una zona fuori dalle aree coltivate e ancora ricca di vegetazione spontanea: questo mi dà garanzia di partire da subito con garanzia che tutte le produzioni siano biologiche.

Quest’anno più pacchi per gli apicoltori.

In Sardegna gennaio, febbraio e marzo sono mesi di grandissime fioriture spontanee, tutta la campagna è verde e le api cominciano a lavorare. Una scelta che ho fatto anche per dare impulso alla mia attività per gli apicoltori.
Posso avere le prime regine feconde alla fine della prima settimana di marzo. E famiglie forti già da febbraio e marzo mi consentono di fornire con grande anticipo pacchi d’api proprio nel momento in cui gli apicoltori ne hanno necessità. Obiettivo di quest’anno: produrne molti di più, il prima possibile. E speriamo che me la cavo!

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