Tante fioriture, tanti mieli diversi

Indaco e Camedrio: due gioielli di miele.

Vi parlavo alla fine di luglio di un nuovo miele che stavo sperimentando: raccolto su l’Amorpha Fruticosa lungo il Po subito dopo l’Acacia. Bene, l’abbiamo fatto, è buonissimo, e gli abbiamo voluto dare il nome italiano della pianta: sarà il nostro miele monoflora di Indaco.

Indaco della Valle del Po: una rarità, in confezioni da 250 gr.

La storia ve l’ho già raccontata. Alla fine del raccolto di Acacia ho lasciato lungo il Po alcune arnie. Ci torno dopo qualche giorno e trovo mezzo melario di miele e vedo le api ancora al lavoro su arbusti apparentemente insignificanti, tranne che per il bellissimo polline color arancio: appunto Amorpha Fruticosa. La storia continua: decido di approfondire meglio. Si tratta di un miele raro, che i pochi che lo raccolgono chiamano di Indaco, perché è il nome non latino della pianta – per la precisione Indaco bastardo – e che anch’io da quest’anno avrò: non molto, 5 kg per arnia, ma buonissimo. Colore medio chiaro, cristallizato, di un dolce saporito molto particolare. Lo vendo solo in confezione da 250 grammi: l’ho chiamato Indaco della Valle del Po. E un assaggio ve lo consiglio proprio.

Camedrio dei monti di Sardegna: miele sul bagnato.

Ma c’è un’altra rarità in arrivo: un miele che si fa una volta ogni 4 o 5 anni, solo nelle stagioni con molte piogge. Ed è quello che si è verificato, come vi raccontavo, quest’anno in Sardegna. Le api lo raccolgono sul  Camedrio Maro, un arbusto di una trentina di centimetri con odore caratteristico, intenso e pungente, di sapore amaro e molto piccante. E’ una fioritura tardiva: inizia a luglio in pianura e poi sale verso la montagna. L’ho raccolto fra gli 800 e 1000 metri, e per questo l’ho chiamato Camedrio dei Monti di Sardegna. E’ molto chiaro, quasi bianco, cristallizzato finemente, ha un aroma delicatissimo con una nota amara finale. Anche questo miele raro lo propongo solo in confezioni da 250 grammi… e non dico altro.

E poi c’è l’Asfodelo: una buona alternativa agli Agrumi.

Chiudo con una nota dolce-amara, che molti di voi già hanno letto: quest’anno niente Agrumi. Ma! C’è l’Asfodelo, che raccolgo in Sardegna. E’ chiaro, profumato, lievemente cristallizzato. Molti di voi l’hanno provato in alternativa agli Agrumi… e a giudicare dalle vendite sono diventati clienti appassionati.

Ci sentiamo a breve. Per la prima domenica di ottobre tenetevi liberi: ci vediamo alla Fiera della Zucca Berrettina di Lungavilla. Ci sono i miei mieli… e si mangia divinamente!

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